Chi siamo.
Questo sito è gestito da un gruppo di persone, alcune vaccinate e alcune no, accomunate da un crescente senso di disagio nei confronti della violenta campagna mediatica, talune volte ideologica, che viene quotidianamente riversata attraverso la stampa, le dichiarazioni di politici, virologi ed esperti in vari settori. Al crescente clima di terrore e vessazione verbale, non segue tuttavia un concreto aiuto o comprensione nei confronti di quella parte di cittadini che tuttora è preoccupata e spaventata da una campagna vaccinale gestita con scarsa informazione e confusione. Ogni voce che si discosta dal coro, che pone domande e solleva dubbi, viene automaticamente catalogata come “no-vax” e ignorata, spesso insultata.
Eppure quello che passa in televisione non è il mondo reale, quando parli con le persone, con i tuoi cari, i tuoi amici, i tuoi vicini e quant’altro, non ritrovi tutto quell’odio, nessuno ti aggredisce o ti grida “untore”, molti condividono i tuoi dubbi, alcuni fanno spallucce e ammettono di aver ceduto alla pressione psicologica, insomma, al ricatto di un governo incapace e liberticida.
Chi sceglie, per diverse ragioni, di non vaccinarsi (scelta consentita dalla legge) viene definito un cane da Sebastiano Messina, o un evasore fiscale da Sergio Abrignani (CTS), o ancora un sorcio da Roberto Burioni. E la lista è lunga.
Il Governo tace, nessuna parola di biasimo, nessuna censura. Insomma, se chi insulta, denigra e offende è dalla parte “giusta”, allora tutto è consentito, altresì scattano le radiazioni, le sospensioni dalla polizia e dagli albi professionali e via discorrendo.
Permetteteci di citare Primo Levi: “Iniziò con i politici che dividevano le persone tra “noi” e “loro”. Iniziò con i discorsi di odio e di intolleranza, nelle piazze e attraverso i mezzi di comunicazione. Iniziò con promesse e propaganda, volte solo all’aumento del consenso. Iniziò con le leggi che distinguevano le persone in base alla “razza” e al colore della pelle. Iniziò con i bambini espulsi da scuola, perché figli di persone di un’altra religione. Iniziò con le persone private dei loro beni, dei loro affetti, delle loro case, della loro dignità.”
E ovviamente NO NO NO, non stiamo paragonando il green pass ai nazisti, NON stiamo facendo accostamenti assurdi tra l’olocausto e l’attuale situazione politica. Stiamo solo dicendo che l’odio e la discriminazione, in qualsiasi forma, non portano nulla di buono. Solo questo.
Perchè lo facciamo ?
Che siate o no d’accordo con il vaccino, vi sarete accorti del clima ostile che il governo ha volutamente fomentato in questi mesi. Hanno accuito la divisione sociale, hanno creato un “mostro no-vax” così che la gente potesse cacciarlo con pietre e forconi, e hanno sistematicamente alimentato una violenta campagna mediatica per creare un clima talmente teso, che chiunque abbia un’idea diversa o voglia solo fare qualche domanda, non ha il coraggio di farlo perchè teme di venire lapidato sulla pubblica piazza.
Quindi siete No-Vax ?
Come detto, alcuni di noi sono vaccinati contro il Covid, e molti di noi si vaccinano regolarmente contro l’influenza. Etichettarci quindi come “no-vax” è riduttivo e ipocrita, nonchè disonesto. Non crediamo che la terra sia piatta, così come non crediamo alle bufale sul 5G, all’uomo nero e al complotto modiale di “big pharma”, crediamo semplicemente che il governo abbia paura e che sappia di essere incapace, quindi vaccinare tutti è la soluzione più facile e veloce. Ma, consci che il vaccino può causare problemi, non osano imporlo, così che non debbano affrontarne le conseguenza. Se pensate che non sia così, vi preghiamo di guardare questo servizio giornalistico.
Ma molte persone al confronto preferiscono l’insulto, perchè etichettare una persona è facile, non costringe al pensiero, al ragionamento, non obbliga a prendere in considerazione le opinioni altrui. Quindi se questo vi fa stare meglio, chiamateci pure no-vax, in ogni caso il vostro rifiuto al dialogo non vi pone di certo dalla parte della ragione.
Invitiamo anche alla lettura di questo interessante articolo a firma di Nicoletta Signoretti: https://bacheca.scienzacoscienza.com/scienza-tecnologia/salute-medicina/vaccini-epidemie/chi-sono-i-no-vax/
Ma i dati parlano chiaro !!
Che ci crediate o no, sosteniamo esattamente la stessa cosa: i dati parlano chiaro. Il vaccino è un’arma importante, ha un ottimo tasso di efficacia ed è sicuramente un prezioso alleato nella guerra contro il Covid. Ma se vi raccontiamo solo una parte della storia, commettiamo la stessa truffa ideologica che alcuni giornalisti, esponenti del governo e virologi superstar stanno perpetrando: il vaccino non è privo di conseguenze. Non aggiungiamo altro, in questo sito trovate tutti dati presi da fonti pubbliche/governative, leggeteli, verificateli, provate in tutti i modi a screditarli, non importa. Non importa. Basta che li leggiate e vi formiate una vostra idea. VOSTRA.
In rete leggerete che i dati VAERS (Usa) sono inaffidabili, che i dati EUDRA (Europei) non sono accurati e quant’altro. Vi preghiamo di leggere con attenzione gli articoli che affermano ciò, noterete che sono pieni di condizionali, nessuno afferma mai con decisione che i dati sono sbagliati, perchè dovrebbe dimostrarlo. Si preferisce invece sollevare vaghi dubbi e suggerire che i dati potrebbero essere sbagliati, ma senza mai entrare nel merito. Sembra assurdo, ma i giornali usano le stesse tecniche comunicative dei complottisti.
Comunque sia il ragionamento alla base è semplice: se i dati puntano “pro” vaccini, allora sono indiscutibili e nessuno prova a sollevare una minima eccezione, se invece non lo sono, parte la grande macina mediatica che etichetta i dati come “sospetti”, “gonfiati” e via discorrendo. Che i dati sulle reazione avverse VAERS o EUDRA siano sbagliati non è provato, mentre quelli che indicano i morti per Covid lo sono (sbagliati).
Tanto lo fate per guadagnarci.
Il sito è autofinanziato, non ha banner, non ha pubblicità, non vende libri i gadget, non ha insomma nessun tipo d’introito e non accetta finanziamenti da nessuno, fosse pure un euro. Lo paghiamo noi, di tasca nostra, punto.
I vostri dati sono sbagliati.
Come detto, non sono “nostri”, ma sono copiati e incollati o riportati direttamente dai database e dai documenti istituzionali. In sintesi: sono dati del governo e delle autorità preposte alla vigilanza. Quindi no, non sono sbagliati e non ce li fornisce nostro cugino virologo.