Da ilgiornale.it: lunedì è in vigore il tanto contestato Green pass “esteso” voluto dal presidente Emmanuel Macron e nel Paese D’oltralpe scattano i rigidi controlli, con tanto di braccialetti al polso e numeri identificativi
Mentre continua a destare preoccupazione la situazione della pandemia in Francia, dove continuano ad aumentare il numero dei ricoveri (9.153 persone) e dei pazienti in terapia intensiva (1.712), nel Paese scattano i controlli sul pass sanitario introdotto dal governo Macron, l’equivalente del notro Green pass. Da lunedì, infatti, come spiega l’agenzia LaPresse, è in vigore l’obbligo del pass per entrare in bar, ristoranti e viaggiare nel Paese, una misura si applica anche ai turisti. Il pass è ora richiesto sui treni ad alta velocità, intercity e notturni, che trasportano oltre 400.000 passeggeri al giorno in Francia, ha sottolineato il capo del ministero dei Trasporti Jean-Baptiste Djebbari. È richiesto anche per i viaggi a lunga distanza in aereo o in autobus. “Il pass e la campagna vaccinale dovrebbero aiutarci a evitare nuovi coprifuoco e lockdown”, ha detto il ministro della Sanità Olivier Véran al quotidiano francese Le Parisien. Le disposizioni resteranno in vigore almeno fino a novembre, ha detto il ministro, dicendosi “disposto ad ascoltare chi ha paura, a rassicurare. Ma c’è un momento in cui bisogna dire basta”.
I controlli sulla presenza della certificazione verde estesa voluta da Macron sono rigidi. Come racconta un reportage de La Repubblica, sui treni, una volta verificato il Green pass, i controllori estraggono dal sacco un braccialetto adesivo numerato “per sigillartelo al polso. Esperienza non esattamente gradevole. Ma tant’ è. Emergenza oblige. Sulla fascetta – che dovrai mostrare anche salendo sui vagoni, durante il viaggio e all’arrivo – c’è scritto: “In treno, tutti responsabili”. Da lunedì è la procedura standard in vigore nelle stazioni francesi per i treni a lunga percorrenza. È il – contestatissimo – Pass in versione “hard” esteso dal presidente Emmanuel Macron a trasporti, ospedali, grandi centri commerciali, bar e ristoranti”. Le restrizioni sono valide anche negli ospedali – tranne il Pronto soccorso – dove per far visita ai parenti occorre mostrare il pass sanitario. Le sanzioni per chi sgarra sono pesanti: 135 euro di multa per chi avrà infranto la regola una volta, fino a 9 mila euro in caso di recidiva.